IL LIBRO DI ADAM
1985A 1985B 1986A 1986B 1987A 1987B 1988A 1988B 1989A 1989B
1990A 1990B 1991A 1991B 1992A 1992B 1993A 1993B 1994A 1994B
1995A 1995B 1996A 1996B 1997A 1997B 1998A 1998B 1999A 1999B
2000A 2000B 2001A 2001B 2002A 2002B 2003A 2003B 2004A 2004B
20005A 2005B 2006A 2006B 2007A 2007B 2008A 2008B 2009A 2009B
2010A 2010B 2011A 2011B 2012A 2012B 2013A 2013B 2014A 2014B
CON l’aiuto di DIO MISERICORDIOSO ed ONNIPOTENTE, inizio oggi, mercoledi’ 9 Giugno ’99, qui a Beer Sheva, , il libro-testimonianza-eredita’.
Come da indicazione ricevuta nel mio recente sogno , devo cominciare ad inserire urgentemente nel sito web “Beit Sefer Ester” questa straordinaria testimonianza, con l’aiuto di Dio.
Mercoledi’ 2 Giugno’99 , vidi in sogno, qui a Beer-Sheva, il nostro sito web con la nuova grafica che avevo appena inserito in esso e con le ultime modifiche: esattamente alla fine della home page del sito vidi il logo di un documento che rappresentava la mia “ eredita’ ” o “testimonianza “, documento che non ho ancora preparato. In riferimento a questo sogno, Peretz stesso mi disse di affrettarmi a cominciare ad inserire la mia testimonianza Comincero’ a scrivere e ad inserire di volta in volta la mia testimonianza, che e’ poi la mia vera eredita’, come da sogno. In questa prima stesura tendero’ ad evitare, per quanto possibile, di soffermarmi su aspetti strettamente personali, e questo per vari motivi. Ovviamente l’aspetto personale non puo’ sempre essere del tutto slegato da quello strettamente obiettivo di resoconto e testimonianza, comunque vedro’ di sforzarmi di arrivare ad una sorta di auspicabile equilibrio.
Voglio anche ricordare qui che, da almeno un anno, Peretz mi consiglia di preparare la mia testimonianza anche in ebraico.
Piu’ esattamente, il 27 Giugno '93, 8 TAMUZ 5753, Peretz mi consiglio’ di scrivere il mio Libro e di suddividerlo in 2 parti :
1 ) La prima parte da quando, grazie a Dio, incontrai Peretz
YOM KIPPUR '83, fino al cambio del mio nome, dietro consiglio di Peretz, da Solly ad Adam, cambio che ebbe luogo a Beer Sheva il 18/1/'92, 13 Shevath 5752, Shabbat , Parascia’ Beshallah, Shirat Ha-Iam, allorquando Rav Rafael Perez mi benedi' , davanti all'Aron ha Kodesc aperto, con il nuovo nome " Adam ", nella sinagoga” Agudat Ahim “ di Beer Sceva, grazie a DIO.
Come detto prima, il cambio del mio nome da Solly ad Adam mi era stato suggerito da Peretz allorquando ci trovammo ad abitare insieme per i primi sei mesi del '90, in
Israele, a Beer-Sceba, grazie a Dio.
2) La seconda parte , da Adam in poi
DA ALLORA TANTE COSE SONO CAMBIATE. GRAZIE A DIO, E' NATO NETHANELHAIM,
IL MIO AMATISSIMO PAPA' , LA PACE DEL GAN EDEN SIA CON LUI, HA LASCIATO QUESTO MONDO,
Spero che con l’aiuto di DIO ONNIPOTENETE potro’ arrivare un giorno a vedere tutta la mia testimonianza , oltreche’ in Italiano, anche in Ebraico ed in Inglese.
Per comodita’, ho deciso, gia’ da qualche anno a questa parte, di suddividere tutti gli anni, a partire dal Kippur 1983, in due parti.
Per spiegarmi meglio, la suddivisione e' questa : il file relativo all'anno si suddivide, per comodita' e semplicita' di conteggio, in due files: quello denominato con la lettera A e' il file che inizia il 1 gennaio dell'anno solare e arriva fino a Pessah di quello stesso anno: quello , invece, denominato con la lettera B inizia da Pessah di quello stesso anno e termina il 31 dicembre dello stesso anno.
Dato che l’anno, nel conteggio in uso dall’ arrivo dei Segni della Redenzione, comincia a Pessah, abbiamo un accavallamento di questo tipo: se prendo , ad esempio l’anno 1983, il file 1983 A appartiene all’anno precedente, mentre l’anno dei Segni, cioe’ da Pessah a Pessah, viene coperto dai due file 1983 B e 1984 B. Prendo come esempio questo anno 1983, essendo questo anno il primo anno dei Segni della Redenzione: il primo anno dei Segni della Redenzione, quindi, viene descritto dai due files 1983B e 1984A, cioe’ l’anno che va da Pessah 1983 a Pessah 1984.
Inizialmente, dovendo spiegare il tutto, saro’, per forza di cose, un po’ descrittivo ed autobiografico, ma piu’ in la’ i files saranno molto piu’ coincisi ed anche piu’ brevi, descrivendo essi in essenza i Segni/Sogni da me ricevuti, anche se so che l'essere personale ed autobiografico, da parte mia, e' voluto, cosi' come mi ha detto Peretz, almeno in questa prima parte.
L’importante, comunque , e’ sottolineare che , anche adesso, a distanza di quasi 16 anni, non finisco mai di stupirmi di questa meravigliosa e stupefacente meravigliosa Testimonianza dal Cielo rivelatasi ai talmidim ed anche a me, asini e niente altro che asini, per il grande merito di Ha-Mori Haim , scelto dal Cielo come Goel della Terza Redenzione Finale.
Grande e' IDDIO Che ama il pentimento ed il Tikkun, e Che, nella Sua infinita Bonta', ha avuto misericordia di me e mi ha perdonato ;
Ti rendo omaggio, mio Redentore, Padre mio e Padre di tutta l'umanita'; grazie , mio Salvatore; Tu Che conosci tutto e a Cui nulla sfugge, anche i piu intimi e nascosti pensieri della persona; Tu Che non abbandoni mai e che non mi hai mai abbandonato, neppure nei momenti piu' difficili, Tu Che mi hai salvato sempre, Tu Che mi hai sempre sostenuto, difeso e salvato nei momenti piu’ difficili, nonostante le mie mancanze ed i miei peccati , mio Dio, mia Rocca . Voglio glorificarTi, innalzare il Tuo Nome e lodare il Tuo infinito Amore per le Tue creature, la Tua immensa Bonta' e Misericordia e la Tua Giustizia perfetta .
Benedetto e' il Signore, nostro Dio, per la vita che ci da’.
Benedetto e' il Signore, nostro Dio, per la neshama’ che ha messo in noi.
Benedetto e' il Signore, nostro Dio, Che ci ha fatto avvicinare a Lui con lo" Shema Israel “.
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email to : blueandgreen55@yahoo.it
or nthaim95@yahoo.it
SCHEMA DI BASE. Come detto in precedenza, questo schema di base va da Pessah a Pessah; e qui bisogna dire, inoltre , che in quel primo anno dei Segni della Redenzione, l’anno cha va da Pessah ‘83 a Pessah '84, arrivarono , grazie a Dio, i 6 Segni della Redenzione Finale nel merito del Maestro, Ha-Mori Haim. Questo mentre otto giorni dopo la santa dipartita del Maestro, ha- Mori Haim, cioe' il 23 /6/'82, Peretz ricevette il Segno Preliminare, il Segno " E’ arrivato il tempo”.
PRIMO CICLO DI 6 ANNI DEI SEGNI DELLA REDENZIONE FINALE,
PESSAH '83- PESSAH '89 , SOTTO IL SEGNO GENERALE
"SEGNO DELLE STELLE DELLA REDENZIONE "
( I PRIMI 6 SEGNI
DELLA REDENZIONE FINALE FURONO PRECEDUTI DAL SEGNO PRELIMINARE , CHE NON FA
PARTE DEL CONTEGGIO DEI 6 SEGNI E DEI RELATIVI CICLI,
IL SEGNO “ E’
ARRIVATO ILTEMPO”, "BA HA ZMAN " )
PESSAH '83-'84 |
1 ANNO |
1 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DELLE STELLE DELLA REDENZIONE |
|
PESSAH '84-'85 |
2 ANNO |
2 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DEL GIUDICE UNTO DEL REGNO DEI CIELI |
|
PESSAH '85-'86 |
3 ANNO |
3 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DELLA NUOVA LUCE DI HANUCCAT HA-HANUCCOT |
|
PESSAH '86-'87 |
4 ANNO |
4 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DELL'ASINO CHE MANGIA IL PANE |
|
PESSAH '87-'88 |
5 ANNO |
5 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DELLA QUARTA GENERAZIONE E SEGNO DELLA NUOVA COSTRUZIONE |
|
PESSAH '88-'89 |
6 ANNO |
6 ANNO DEL PRIMO CICLO |
SEGNO DELLA RESURREZIONE DEL MAESTRO , HA MORI HAIM |
|
]
SECONDO CICLO DI 6 ANNI DEI SEGNI DELLA REDENZIONE FINALE,
PESSAH '89- PESSAH '95 , SOTTO IL SEGNO GENERALE
" SEGNO DEL GIUDICE UNTO DEL REGNO DEI CIELI "
PESSAH '89-'90 |
7 ANNO |
1 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DELLE STELLE DELLA REDENZIONE |
PESSAH '90-'91 |
8 ANNO |
2 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DEL GIUDICE UNTO DEL REGNO DEI CIELI |
PESSAH '91-'92 |
9 ANNO |
3 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DELLA NUOVA LUCE DI HANUCCAT HA-HANUCCOT |
PESSAH '92-'93 |
10 ANNO |
4 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DELL'ASINO CHE MANGIA IL PANE |
PESSAH '93-'94 |
11 ANNO |
5 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DELLA QUARTA GENERAZIONE E SEGNO DELLA NUOVA COSTRUZIONE |
PESSAH '94-'95 |
12 ANNO |
6 ANNO DEL SECONDO CICLO |
SEGNO DELLA RESURREZIONE DEL MAESTRO , HA MORI HAIM |
TERZO CICLO DI 6 ANNI DEI SEGNI DELLA REDENZIONE FINALE,
PESSAH '95- PESSAH ' 2001 , SOTTO IL SEGNO GENERALE
" SEGNO DELLA NUOVA LUCE DI HANUCCATHA-HANUCCOT "
PESSAH '95-'96 |
13 ANNO |
1 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DELLE STELLE DELLA REDENZIONE |
PESSAH '96-'97 |
14 ANNO |
2 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DEL GIUDICE UNTO DEL REGNO DEI CIELI |
PESSAH '97-'98 |
15 ANNO |
3 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DELLA NUOVA LUCE DI HANUCCAT HA-HANUCCOT |
PESSAH '98-'99 |
16 ANNO |
4 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DELL'ASINO CHE MANGIA IL PANE |
PESSAH '99-2000 |
17 ANNO |
5 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DELLA QUARTA GENERAZIONE E SEGNO DELLA NUOVA COSTRUZIONE |
PESSAH 2000- 2001 |
18 ANNO |
6 ANNO DEL TERZO CICLO |
SEGNO DELLA RESURREZIONE DEL MAESTRO , HA MORI HAIM |
QUARTO CICLO DI 6 ANNI DEI SEGNI DELLA REDENZIONE FINALE,
PESSAH 2001 -- PESSAH 2007 , SOTTO IL SEGNO GENERALE
" SEGNO DELL'ASINO CHE MANGIA IL PANE "
PESSAH 2001-2002 |
19 ANNO |
1 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DELLE STELLE DELLA REDENZIONE |
PESSAH '2002-2003 |
20 esimo ANNO |
2 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DEL GIUDICE UNTO DEL REGNO DEI CIELI |
PESSAH 2003-2004 |
21 esimo ANNO |
3 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DELLA NUOVA LUCE DI HANUCCAT HA-HANUCCOT |
PESSAH 2004-2005 |
22 esimo ANNO |
4 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DELL'ASINO CHE MANGIA IL PANE |
PESSAH 2005-2006 |
23 esimo ANNO |
5 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DELLA QUARTA GENERAZIONE E SEGNO DELLA NUOVA COSTRUZIONE |
PESSAH 2006-2007 |
24 esimo ANNO |
6 ANNO DEL QUARTO CICLO |
SEGNO DELLA RESURREZIONE DEL MAESTRO, HA MORI HAIM |
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La notte di Yom Kippur 5744- 1983, notte tra il 17 e 18 Settembre 1983 , a Milano, comincio' per me la storia, questa meravigliosa storia collegata da una parte alla teshuva , al Tikkun personali e alla mia salvezza personale e dall’ altra collegata alla consapevolezza del ricevere, sempre da asino, insieme agli altri allievi, una Testimonianza ed una Vera Rivelazione dal Cielo.
Questa meravigliosa Rivelazione , che e’ Vera e continua e continuera’ a manifestarsi fino a quando Dio Benedetto vorra’, e’ arrivata al mondo per il grande merito , davanti al Creatore del mondo, delo Tzadik,Ha-Mori Haim, scelto dall’ Onnipotente come il Redentore Finale della Grande Israele, dopo Mosce’ Rabbenu e dopo Mordechai Ha-Tzadik : il Grande Shofar ha incominciato a suonare da 16 anni ormai, e non vi e’ nessuna forza al mondo che vi si puo’ opporre.
Ringrazio Dio Benedetto per queste Sue meraviglie di cui ha fatto partecipe un asino come me , e dicendo asino non intendo " allievo ", ma vero e proprio asino, e spero che con la Sua Infinita Bonta’ e Misericordia mi perdoni di tutte le mie mancanza e colpe di tutti questi anni .
In quella notte del giorno piu' " Kadosh" e piu' importante di tutto l'anno, “ vidi “ in sogno Davide Levi.
Avevo quasi 32 anni, ero sposato dal maggio '81 con Silvana con cui abitavo a Lambrate e nell'ottobre dell'82 ci era nato, grazie a Dio Misericordioso, Jonathan, che dunque all'epoca aveva quasi un anno.
Davide Levi era un mio ex-compagno dei tempi della scuola ebraica di Milano : ricordo che frequentava il liceo classico , mentre io avevo frequentato quella stessa scuola fino al secondo anno del liceo scientifico , e che aveva un anno piu' di me. Posso dire che, piu' di compagno di scuola, Davide era stato per vari anni mio "compagno di autobus ", questo nel senso che salivo nel suo stesso autobus che raccoglieva gli allievi della scuola ebraica sparsi per Milano. Me lo ricordo sempre serio, fin da ragazzino, e assorto nella lettura della sua prediletta “ Gazzetta dello Sport “, e ricordo molto vagamente anche suo fratello Renato che era con noi sullo stesso autobus. ( Dopo un a breve conversazione telefonica con Davide, Agosto '99, quest'ultimo mi ha detto di aver cominciato a portare la " Gazzetta dello Sport" all' eta' di 14 anni., 1964 )
Premetto qui che non vedevo Davide da almeno una decina d'anni e mi sembra di ricordare che l'ultima volta che l'avevo visto fosse stato alla Sinagoga di via Guastalla , in occasione di Yom Kippur o Rosh Ha- Shana, probabilmente nel 1971 o 1972
Sapevo che viveva in Israele e niente di piu.
L'indomani, alzatomi per andare in quella che allora fungeva da sinagoga della Casa di riposo della Comunita’ Ebraica di Milano, ( dico " allora " perche' ho saputo che la palazzina e' stata venduta e non fa piu' parte della Comunita' ) la Sinagoga di via Jommelli, dove non ero mai stato, ( il motivo della scelta di tale sinagoga stava nella sua vicinanza alla casa mia di allora, pochi minuti a piedi ) ricordo che raccontai a Silvana del mio sogno. Mi sembrava abbastanza strano sognare Davide, di cui non ero mai stato amico stretto e che conoscevo solo superficialmente e che comunque non vedevo da anni, da un lontano Yom Kippur di piu' di dieci, forse dodici anni prima....
E fu proprio in
quel giorno, nella sinagoga di via Jommelli, che incontrai realmente Davide
Levi, che si trovava insieme a Peretz, Sara, sua sorella Iliade e la di lei
famiglia, tutte persone , queste, che non conoscevo e che vedevo per la prima
volta. Nell’interruzione per la preghiera del pomeriggio di quel Yom Kippur ebbi
modo di parlare con Davide che mi presento’ Peretz e Sara. Davide mi parlo’ di
vari argomenti tra i quali il Libro Milhhamot Ha- Shem, scritto dal Hacham di
San’a, Yemen, Yihye Ibn Shelomoh El-Gafeh, nella sua traduzione in italiano,
Editrice La Giuntina, Firenze, e la cui introduzione, con il suo valore di
enorme valore storico, era stata redatta da Peretz con il permesso dello Tzadik
Ha-Mori Haim. La traduzione dal testo originale ebraico, a cui avevano lavorato
Perets e Davide stesso nell’ anno di lutto per la dipartita del Maestro ,
Ha-Mori Haim, ( Giugno 1982), era stata ultimata pochi mesi prima e la
pubblicazione del sacro Libro era stata resa possibile grazie al generoso aiuto
del padre di Davide, sig. Remo, la pace sia con lui.
Fui colpito dalla chiarezza del linguaggio di Davide e dal suo essere estremamente convinto riguardo alla questione, pur non capendo bene di che cosa parlasse.
Davide parlava anche della Fede e del Giudaismo ma in modo diverso e bello: non da rabbino. Cio’ che mi aveva impressionato in particolar modo era la sua affermazione circa l’importanza delle vere intenzioni del cuore della persona anche in rapporto alle pratiche religiose; le sue parole mi aprivano le porte ad una nuova e diversa dimensione del Giudaismo .
A questo punto e’ bene che chiarisca ; non ero mai stato un ebreo osservante, tutt’ altro, ma non per convinzione , quanto per ignoranza e per grande mia ’ immaturita’ : semplicemente non ci pensavo, pur provenendo da una famiglia " tradizionalista ", in ebraico si direbbe bait masorati,
Mi recavo in Sinagoga per Rosh Ha Shana e Yom Kippur e partecipavo al Seder a casa, tutto qua.
A parte le mie numerose e gravi mancanze , purtroppo, sbagliavo stupidamente, inoltre, nel monumentale errore di fare , come dire, di tutta l'erba un fascio, cioe' nell'accumunare ed identificare la comunita' ebraica in cui ero nato e che avevo conosciuto fino ad allora , e per la quale non nutrivo grande simpatia, con la religione ebraica. Rimasi anche molto stupito quando sentii le parole dure ed accusatorie di Davide nei confronti del gruppo habad e del grave pericolo che tale gruppo rappresentava , professando e diffondendo una falsa fede , contorta e del tutto contraria alla Torah di Mosce' Rabbenu.
Personalmente non conoscevo questo gruppo habad, a parte un disgraziato episodio in cui rimasi disgustato da un loro cosidetto " rabbino ", cosi’ come non conoscevo nulla dei vari gruppi e correnti dell’ebraismo: ero del tutto lontano da pratiche religiose e dal Giudaismo in genere. Non pero’ che non avessi Fede, o che non avessi ricevuto una base: ero semplicemente ” perso “ nella mia vita di tutti i giorni ed “in altre faccende affaccendato “. Non ero quindi in grado di distinguere, ne' mi interessava farlo, tra un gruppo religioso e l’altro.
Pur nel buio dei numerose sha'arei tum'a in cui mi trovavo, cercavo pero' una vera guida e amavo sentire discorsi di fede, di questo sono sicuro. In ogni ebreo “ religioso “ vedevo una persona altamente spirituale e assolutamente superiore a me e alle mie “ bassezze “: “ ma che persone spirituali e di alta moralita’ “, pensavo tra di me in riferimento ai religiosi, ” non sono degno di loro, assolutamente” , e proseguivo per la mia strada che pero’ non portava a nulla, anzi che portava ad una distanza abissale dalla vera fede ed al vivere senza uno scopo vero , ne’ tantomeno una direzione , be avonot ha rabim, che Dio mi perdoni. Una delle tante vie dello Yezer ha Ra'... .
Ricapitolando, il mio incontro con Peretz avvenne dunque quel giorno di Kippur 1983, e questo fatto certamente non casuale , o meglio questo "segno", avrebbe avuto da li' in poi molte conseguenze: portero' qui come breve esempio il sogno/Segno di Yom Ha Tikkunim.
Quando lasciai Davide , alla fine del Giorno di digiuno, ci scambiammo i rispettivi numeri di telefono : non gli feci cenno al mio sogno , ma ci lasciammo in ottimi rapporti e con l'intenzione di rimanere in contatto.
Poco tempo dopo invitai Davide a casa mia: egli accetto' di buon grado ed in quella occasione gli raccontai di averlo sognato proprio nella notte di Kippur. Davide, dimostratosi sempre molto gentile e paziente, mi spiego' che il mio sogno non era stato un " sogno " qualsiasi , ma mi disse che si era trattato di un " incontro" delle nostre due stelle e proprio nel giorno piu' santo dell'anno, Yom Kippur. Davide aveva avuto il merito e la grande fortuna , grazie a Dio, di essere stato per vari anni un allievo diretto dello Tzadik Ha Mori Haim, allora usavamo dire "di benedetta memoria", ed era allievo di Peretz che era stato ed e' il primo allievo dello Tzadik, il Goel Haim: conoscevo Davide e non avevo nessun motivo per dubitare della sua serieta' e della veridicita' delle sue parole.
Piu' tardi venni a sapere che Davide parlo' di quel mio sogno con Peretz.
In quei primi mesi dell'anno ebraico nuovo, fine 1983 -inizio 1984 , presi l'abitudine di recarmi in quella stessa sinagoga di via Jommelli per le preghiere del mattino di Shabbat e cominciai a frequentare con una certa regolarita' Peretz che , come detto, ebbi la fortuna di conoscere , grazie a Dio, tramite Davide, in quel Yom Kippur 1983, e che frequentava allora quella stessa sinagoga. Al termine della preghiera , Peretz tornava a casa sua , in corso Plebesciti, accompagnato spesso dal dottor Hausner, di benedetta memoria, che lo amava e stimava molto e che abitava a meta' strada: spesso mi univo a loro e accompagnavo Peretz fino a casa sua dove mi fermavo spesso anche per il kiddusc del mattino
Inutile dire che fui molto colpito da Peretz , da tutto quanto diceva e spiegava, e da come lo diceva , intendo dire il modo santificato di ogni sua parola di Tora' , e dalla sua visione aperta e cosi' lontana da quella dei rabbini.
Piu' di tutto,
pero', mi toccarono le elevatissime parole di Peretz riguardo al suo Maestro,
lo Tzadik Ha Mori Haim, il Capo dei Giusti Nascosti della sua generazione :
erano parole meravigliose, delle quali , pur essendo io cosi' lontano da
pratiche religiose e immerso nella galut dell' Egitto e nei relativi cancelli
di tum'a , be avonot ha rabim, sentivo la profonda verita', parole di una
elevazione che e' difficile descrivere , ma che mi
toccano in modo diretto. Fu per me una vera rivelazione , senza dubbio:
l'esistenza, l'elevazione , l'enorme responsabilita’ e la vera’ santita’ dei
Giusti Nascosti , del tutto inimmaginabili e completamente al di sopra delle
persone comuni. Erano e sono, ovviamente, argomenti estremamente santificati:
l’antica , vera e per lo piu'nascosta e tremenda santita’ del popolo di
Israele, quindi, a partire da nostro padre Abraham , non era mai scomparsa, mai.
Era sempre rimasta viva , anche se in forme segrete, per il bene e la
sopravvivenza del mondo intero, grazie a Dio: i 36 Giusti Nascosti , i Veri
Pilastri del mondo.
Dalla mio abissale essere nulla
e dall’abisso in cui, be avonot , mi trovavo, sentivo tuttavia senza nessun
dubbio che tutte quelle affermazioni erano vere e santificate: non poteva che
essere cosi’: che emozioni, che rivelazioni meravigliose e nello stesso tempo
sconvolgenti per la loro serieta’ e santita’ !!!
Quella stessa anima che in
quegli ultimi tempi di allora , prima di quel sogno che cambio’ il mio destino,
mi faceva sentire nausea di me stesso e che mi tormentava con il senso di colpa
, mi dava allora segnali della sua gioia per il sentire quelle meraviglie dal
Cielo. Era tutto vero e di una serieta' ed elevazione che incutevano grande
timore. Anche ora , nel scrivere queste righe, riprovo questa sensazione di
grande timore che non mi ha mai abbandonato da allora.
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Qualche tempo dopo ebbi la bellissima sorpresa di una visita a casa mia di allora , a Lambrate, di Peretz e Davide Levi. In quei primi tempi sicuramente stancai molto Peretz con troppe domande , non sempre opportune, ma ogni sua spiegazione gettava si di me una nuova luce di comprensione e mi dava motivi di riflessione costanti. Tra coloro che facevano parte della congregazione del Beit Ha Knesset di via Jommelli vi era anche il sig. Alazraki, che , insieme alla sorella , di benedetta memoria, venne invitato da Peretz a casa sua in quello storico ed indimenticabile Seder di Pessah 1984 di cui parlero' piu' in la'. Oltre a Davide, venni a conoscere, in quell' anno 1984 altri allievi tra cui Sara, Giordano e la famiglia Levi. Fu solo verso la fine di quello stesso 1984 che conobbi Giorgio ed Anna , con il loro figlio, Marco Federico, e Shim'on.
Ricordo che un Shabbat di quel 1984 , nel corso della preghiera del mattino nel Beit Ha Knesset di via Jommelli , Peretz, che era accompagnato da Davide, si arrabbio' molto , alla presenza della congregazione, per una iniziativa di allora dei habadim circa l' " acquisto " di lettere nel Sefer Torah: si trattava di una meschina trappola per far cadere altri innocenti nella loro organizzazione idolatra. Davide dovette intervenire per calmarlo. Fu un segno di grande ira contro l'idolatria dei habadim e tutte le loro sporche tattiche per intrappolare il povero ebreo tamim nella loro rete velenosa ed infame. In questo, i resciaim sono veramente bravi, e se la persona da loro avvicinata e' ricca, il loro talento e' veramente degno di menzione....
Col senno di poi, vidi in quel forte segno un parallelo col segno fatto da Gesu' contro i mercanti nel Tempio, anche se allora il peccato non era quello di idolatria.
Sempre in quel primo anno di conoscenza , Peretz mi parlo' del suo straordinario incontro col Maestro Haim avvenuto nella macelleria di Giordano Levi: i resciaim habadim avevano l'intenzione di fargli perdere la teudat kasherut della sua macelleria, usando malalingua e calunnie, e tutto cio' per per impossessarsene, per farla cadere nella rete habad : ma che bella mitzva il rubare la parnasa' ad una famiglia...., il calunniare, lo spargere la malalingua, non c'e' che dire, facevano e fanno proprio schifo. Venni anche a sapere da Peretz del suo essere lui stesso caduto per anni nella malefica trappola habad e del suo essere stato miracolosamente salvato dal Maestro.
Qualche mese dopo, nell’inverno del 1984 fui invitato da Peretz e Davide ad accompagnarli alla serata di presentazione alla Comunita Ebraica di Milano del sacro Sefer Milhhamot Ha Shem, presentazione che ebbe luogo al circolo "Maurizio Levi " : anche nell' occasione dell'uscita del sacro Sefer, i resciam habadim si erano distinti per stupidita' e cattiveria , impedendo che esso venisse esposto nella bacheca della scuola Ebraica. Mi dispiace dirlo, ma nel complesso la Comunita' non aveva avuto il merito di conoscere ed apprezzare il Sefer e la sua storica ed importantissima presentazione.
Ricordo qui che una volta mi recai a casa di Peretz in compagnia di mio fratello Davide: fu la prima volta che Davide incontro' Peretz e fu un incontro molto positivo: a Davide , da quel primo incontro , piacque subito molto la compagnia di Peretz e le loro vie si incrociarono qualche anno dopo, nell'estate 1990, quando Davide, che allora si trovava gia' da un anno a Houston, in Texas, ebbe il merito di aiutare Peretz che era appena arrivato a Houston in compagnia di Paolo, Debora, ed i bambini. Nel corso di quel primo incontro, Davide riconobbe nella fotografia del Maestro, appesa a casa di Peretz , " il Rabbino Yemenita del Talmud Tora' " .
Mi spiego : da bambini, al tempo delle elementari, sia mio fratello che io avevamo frequentato , di domenica mattina, quello che allora era il Talmud Tora' della Comunita' di via Carlo Poerio, prima che cadesse purtroppo nelle mani dei habadim. Davide aveva riconosciuto nella fotografia del Maestro Haim colui che allora era stato , piu' di 20 anni prima, il suo Maestro . Da parte mia , ricordo vagamente una figura di Maestro , molto gentile e paziente, che ci concedeva con un sorriso il permesso di giocare a calcio: ricordo solo che aspettavo solo che terminasse la lezione di Talmud Torah per giocare a calcio nel cortile interno dello stabile......... Un vero e proprio asino, fin da piccolo, non c’e’ che dire..... , ,
Come detto prima, in quella prima meta' del 1984 iniziai a frequentare Peretz regolarmente, seppur sporadicamente, pur non facendo parte ufficialmente del gruppo di allievi, in pratica la famiglia Levi e Sara: stando cosi' le cose, e' naturale che, sebbene avessi sentito da Peretz informazioni meravigliose , non fossi ancora stato informato , come detto prima, che proprio in quei mesi stavano arrivando le meraviglie dei Segni , sotto forma di sogni , inizialmente ai componenti della famiglia Levi, per merito dello Tzadik Haim , il Goel, in quello che poi si rivelo' essere il primo anno dei Segni della Redenzione, Pessah 1983-Pessah 1984, Pessah 5743, Pessah 5744. A
Ecco qui una breve tabella cronologica
dell' arrivo dei Segni della Terza Redenzione Finale , in merito al Goel Finale,
ha-Mori Haim.
23 Giugno 1982 ( 8 giorni dopo la dipartita del Maestro) |
Segno preliminare " E'Arrivato il Tempo " |
Peretz ( Milano ) |
Aprile 1983 |
Segno delle Stelle della Redenzione |
Gino Tampieri ( Milano ) |
Settembre 1983 |
Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli |
Renato Levi ( Milano ) |
Ottobre 1983 |
Segno della Nuova Luce di Hanuccat ha-Hanuccot |
sig. Remo Levi, la pace sia con lui. ( Milano ) |
Marzo 1984 |
Segno dell'Asino che mangia il Pane |
sig.ra Nelda Levi ( Milano ) |
330 Marzo 1984 |
Segno della 4 Generazione e Segno della Nuova Costruzione |
Davide Levi
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Aprile 1984 ( pochi giorni prima di Pessah) |
Segno del Giusto Risorto |
Giordano Levi (Milano ) |
A /?????A
Si arrivo' cosi' a quello storico Seder di Pessah 16Aprile 1984 .
Mia moglie di allora , Silvana, ed io fummo invitati da Peretz a festeggiare a casa sua. in corso Plebesciti, la prima sera del Seder di quel Pessah. Oltre a Peretz , erano presenti Sara, che aveva preparato del cibo squisito, Sharon , con sua madre, ( Sharon era una giovane donna di nome che qualche anno dopo sposo' un mio conoscente di nome Enrico Coen) , , Mimi', il sig. Alazraki e sua sorella, ora defunta, di benedetta memoria. Verso la fine del Seder , mi sembra poco prima della Birchat a mazon, Peretz, alzatosi in piedi, disse ai presenti con aria molto seria di avere qualcosa di molto importante da annunciare. L'atmosfera divenne subito quella dell'attesa di qualcosa di estremamente importante......
Poco dopo, Peretz, in piedi a due o tre metri dal tavolo degli invitati, annuncio' ai presenti con grande serieta' , solennita' che nel corso dell'anno che si chiudeva con quel Pessah 1984, l'anno che andava dal Pessah passato, Pessah 1983, al Pessah 1984 , erano arrivati, grazie a Dio, i Sei Segni della Redenzione Finale per merito del Maestro, Ha Mori Haim: tali meravigliosi Segni , come detto prima, erano arrivati sotto forma di sogni meravigliosi e dal contenuto inequivocabile agli allievi del Maestro , Ha Mori Haim, ed in quel Pessah 1984- 5744 si era concluso il ciclo dei Sei Segni iniziatosi nel Pessah 1983- 5743.
La notizia era clamorosa e strabiliante e le impressionanti serieta' ed emozione con cui Peretz la annunciava fecero si' che si diffondesse in noi presenti una grande gioia e uno stupore: il momento era realmente indescrivibile. Si comincio' a parlare di Redenzione e del reale significato di tale parola; ricordo che nella mia estrema ignoranza chiesi a Peretz che cosa volesse dire " Redenzione " e naturalmente ebbi risposte chiare ed illuminanti. Piu' tardi , Peretz ci fece notare che l'anno 1983 era stato dichiarato dal Papa " anno della Redenzione ". A tale riguardo , nel Giugno 1984 Peretz e Davide Levi inviarono al Vaticano una lettera di Annuncio Ufficiale della Redenzione da loro firmata .
Io rimasi nel mio enorme stupore: la Notizia era veramente meravigliosa. Stimavo moltissimo Peretz e mai in vita mia mi era capitato di avvicinarmi ad un " Rabbino " tanto aperto di mente e di cuore. Pensavo tra me stesso: " ma sara' vero? " " Se lo fosse, sarebbe la cosa piu' grande mai sentita in vita mia. E se si', continuavo a chiedermi, come mai a me non arriva nessun sogno, nessun Segno? "
A distanza di anni, posso dire che , col senno di poi, ognuno deve percorrere il suo tragitto personale : dalla mia esperienza di ormai quasi sedici ( 16 ) anni posso anche affermare che la Notizia e' in se stessa cosi' grande che la persona che la riceve stenta a capirla nella sua immensa, reale, portata. Vi e' anche, poi, la reazione normale di chi ascolta che, piu' o meno, e' la seguente : " Chi sono io, proprio io, per sentire queste cose? Come mai sono uno dei pochi a conoscere queste Notizie ed altri, compresi grandi rabbini, e milioni di persone certamente migliori di me, non ne sanno nulla ? " La risposta : ( dopo anni di lezioni di Peretz ) Temimut, ritenersi realmente un asino, non pensare a se stesso.
Che valore inestimabile avevano le parole di Peretz sui Giusti Nascosti !
Un' altra cosa che mi aveva profondamente colpito delle parole di Peretz era , cosa questa rara negli Ebrei e rarissima nei rabbini, l'alta considerazione ed il massimo rispetto per Gesu', per cui avevo sempre provato ammirazione, nonche' il fatto che il Maestro Haim non facesse mai nessuna distinzione tra Ebrei e non Ebrei e dicesse soltanto che l'unica differenza consisteva nel fatto che questi ultimi, i non Ebrei, non avevano quei molti obblighi, mitzvot, a cui, viceversa, gli Ebrei dovevano sottostare e in cui erano comandati.
Ricordo , tra le varie testimonianze riguardanti lo Tzadik Haim riferitemi da Peretz , una particolarmente toccante: allorquando lo Tzadik Ha -Mori Haim incontrava per le vie di Milano quei poveri venditori ambulanti arabi, parlava con loro in arabo e diceva loro brani del Corano, cosa questa che procurava in loro un'enorme emozione e la tendenza, in gesto di rispetto, a baciargli la mano, cosa che il Maestro rifiutava per la sua grande umilta'. Un altro episodio della grandissima umilta' del Maestro, sempre ovviamente raccontatomi da Peretz, fu quello che si verifico' quando un avventore di un bar gli fece vedere una rivista pornografica .... ed il Maestro Haim, per non fare sentire quella persona a disagio e per non sminuirla, fece finta , con estrema umilta', di interessarsi anch'egli a quella rivista. Che umilta' incredibile, e con quale semplicita' Peretz sapeva descrivere quegli episodi !!
Fino a quel periodo, all'incirca Pessah 1984, Peretz accettava che lo chiamassi " rabbino " , ma dopo rifiuto' tale titolo, dicendo sempre di non essere un rabbino bensi' un Asino; ricordo anche che piu’ in la’, in quello stesso anno, diceva spesso che avrebbe “ pagato “ uno psicologo per convincerlo del suo essere Asino....
Venne l' estate del 1984: ebbi la tranquillita' d'animo ed le condizioni ideali per riflettere su tutto quanto avevo sentito . Come era bello ed importante il Messaggio di amore e di rispetto tra gli uomini che il Maestro, Ha Mori Haim , aveva lasciato ai talmidim e al mondo !
Ricordo che quell'estate Peretz si reco' negli Stati Uniti, dalla sua famiglia. Al ritorno da quella vacanza estiva, le cose presero per me un ritmo diverso, incalzante ed inarrestabile. Un pomeriggio di una bella domenica di fine Agosto di quel 1984 uscii con Perertz a fare una giro in auto in Brianza. Seduti al tavolino di un caffe', trovai finalmente il momento opportuno per rivelargli come in quell'ultimo periodo fossi tormentato, letteralmente tormentato, da pensieri negativi, brutti pensieri, pensieri che io stesso mi vergognavo perfino di ammettere , pensieri talmente forti e ricorrenti che ormai ritenevo parte di me stesso, non sapendo nulla dell'esistenza dello Yezer a Ra: pensavo di trovarmi ormai ad un punto critico, non avevo piu' nessuna considerazione di me stesso, anzi provavo solo una profonda vergogna e mi ritenevo un rascia.' Solo vergogna ed un grande prostramento psicologico.
Grazie a Dio, Peretz mi tranquillizzo' enormemente, spiegandomi, in essenza, che tutti quei pensieri che tanto mi facevano male derivavano dallo Yezer a Ra, di cui, come detto prima, non conoscevo neppure l'esistenza. Peretz continuo' poi a chiarirmi il tipo di " lavoro ", per cosi' dire, particolare dello Yezer a Ra ed il tipo della sua incessante opera per far cadere l'uomo nel male , ed in pratica per rovinarlo fino in fondo : infatti , dopo aver fatto cadere la persona , il suo " lavoro " continuava fino in fondo, senza pieta', fino a che tale persona si sentisse del tutto depressa e senza un minino di autoconsiderazione, e fino ache che, in pratica, si considerasse un rascia', una persona persa.
Tante sono state le preziosissime lezioni Peretz su questo argomento.
Una cosa e' il
ritenere che il male sia dentro di noi, che Dio ci salvi, e un'altra cosa, ben
differente, grazie a Dio, e' sapere che lo Yezer a Ra sta facendo il suo lavoro,
tentando di insinuarsi dentro di noi e tentando di farci cadere nel peccato e
gettandoci addosso pensieri peccaminosi e cattivi e facendoci credere che quei
pensieri siano nostri , mentre in realta' sono suoi, fanno parte del suo "
lavoro ".
Le parole di Peretz mi davano
si' un sollievo momentaneo, ma il lavoro dello Yezer a Ra continuava inesorabile
: il mio coinvolgimento si faceva sempre piu' assiduo e serrato. Eravamo ormai
nell' autunno di quel 1984, poco prima delle Feste Ebraiche di Rosh Ha Sciana e
Yom Kippur, esattamente 15 anni fa.
Ricordo ancora che molte sere
mi recai con Peretz al fiume Adda per vedere le stelle, ma non conoscendo bene
le strade non sapevo come arrivare a Rivolta d'Adda dove avevo saputo che in
precedenza Peretz e i primissimi allievi si erano recati e dove
(controllare )
Peretz aveva una sera annunciato la Redenzione all' aperto e dove avevano visto
per la prima volta la Stella di Cristo
( controllare ) .
Ormai non avevo
piu' nessun dubbio su tutte le questioni e sui Simanim,ma il mio tormento nei
pensieri si faceva sempre
piu' forte e ormai ero arrivato veramente ad un punto critico:
Peretz mi disse che avrebbe dovuto fare su di me il Segno perche' ricevessi la
Scemira'.
Eravamo due giorni prima di Yom Kippur 1984, la notte tra mercoledi' 3 e giovedi' 4 Ottobre 1984, verso le una o due di notte, ottavo giorno di Tiscri' di quell' anno nuovo 5745 e ci trovavamo a casa di Peretz, in corso Plebesciti, a Milano.
Fu un Segno
difficile ed estremamente drammatico: il passato di cui dovevo ripulirmi e la
mia situazione personale erano molto pesanti e resero l'effettuazione del Segno,
sia a Peretz che doveva farlo sia a me a cui lo si stava facendo, difficile e
pesante.
Ricordo che qualche giorno
prima del Segno, a varie riprese, Peretz mi aveva detto che , se lo avessi
voluto, mi avrebbe fatto, con l'aiuto di Dio, un Segno molto importante che mi
avrebbe aiutato a liberarmi dei pensieri: aggiunse anche che avrebbe dovuto
essere fatto con il coltello del More'. Si arrivo' dunque a quella notte.
Ero in cucina , seduto a
quel tavolo che Peretz aveva ricoperto di pelli, pietre, profumi, contenitori
di acqua piovana, segni ,: era il tavolo dove Peretz aveva cominciato a scrivere
a mano i primissimi documenti della Nuova Meravigliosa Rivelazione. Peretz mi
fece togliere le scarpe e le calze e me ne stetti seduto , appoggiato al tavolo
, con il capo chino in avanti. Ad un certo punto, Peretz passo' sopra alla mia
testa il coltello del More', uno dei coltelli adibiti alla shechita' : si
tratto' di un' "operazione" lenta , il coltello passava lentamente sopra alla
mia testa e "sentivo" anche tutta la tensione di Peretz , pur non vedendolo. Nel
compiere quel segno, Peretz mi disse di " vedere" tutto il mio passato; venni
preso da un violento tremito , incontrollabile, che duro' per piu' di mezz'ora.
A Segno compiuto,nel frattempo, grazie al Cielo, i tremori erano cessati,
Peretz mi diede dell'acqua piovana perche' mi bagnassi il viso ed i piedi nudi,
mi scrisse un documento, una Scemira', che mi consegno' poco dopo , aggiungendo
che l'espressione del mio viso e dei miei occhi era cambiata e che il Segno
avrebbe dovuto essere completato da li' a pochi giorni. Peretz mi disse piu'
tardi che , attraverso quel Segno e la Scemira', aveva dovuto compiere su di me
il Segno della Resurrezione.
A riguardo del mio " tremito " appena descritto, e' opportuno aggiungere che in quei primi anni , 1985-1986, ebbi parecchie volte fenomeni , per cosi' dire, strani: varie volte stetti male, tremori ed influssi molto forti di quei primi anni, sia tenendo in mano pietre particolari che dopo poco tempo diventavano molto calde e mi facevano sudare e tremare, sia guardando la luna un po' troppo intensamente.
Per quanto riguarda i miei primi incontri/lezioni informali con Peretz , dopo il primo periodo in cui, come detto, lo vedevo ed incontravo principalmente di Shabbat nella Sinagoga di via Jommelli, presi l'abitudine di recarmi spesso a casa sua , in corso Plebesciti, solitamente alla sera fino a fermarmi a notte inoltrata, per sentire da lui lemeraviglie di quella Nuova Rivelazione e quel vero mare di saggezza che aveva , grazie a Dio , ereditato dal Goel Haim.
In quei miei primi incontri di quel 1984 , la maggior parte delle volte eravamo soli: Peretz stesso era piuttosto solo. Lavorava nella cucina, e aveva ricoperto il tavolo su cui , con quella sua scrittura inconfondibile, scriveva i primi documenti sia in Ebraico che in Inglese che in Italiano, con pelli di animali, pietre, anelli vari, collane, profumi: tutti strumenti per santificare gli scritti e anche, essi stessi, Segni vari, ognuno secondo la sua questione.
Molte volte Peretz usciva di notte per osservare le stelle; a volte era cosi' carico di pietre e Segni vari da non riuscire, per il gran peso, a camminare in maniera normale; ricordo ancora che usava raccogliere l'acqua piovana nel balconcino della cucina. Ricordo anche che pochi mesi dopo mi regalo' i suoi tefillin e mi insegno' a mettermeli dopo anni , lunghi anni di oblio, dai tempi del mio Bar Mitzva.....
Ricordo ancora che , agli inizi della Missione , gli Allievi, me compreso, facevamo molta fatica capire le parole di Peretz e spesso una pesante sonnolenza cadeva su di noi: a volte ci addormentavamo sul tavolo.... Al riguardo, Peretz usava dire che tale sonnolenza era dovuta alla forza , per cosi' dire della Nuova Rivelazione , sopratutto se paragonata alla scarsa comprensione. Peretz mi disse anche ,in quel periodo ,di avere visto qualche anno prima Sara diventata Asina. La cosa lo aveva cosi' incuriosito che ne aveva parlato col Maestro che gli aveva spiegato che la cosa era dovuta al fatto che da li' a poco Sara sarebbe diventata Ebrea, cosa che realmente successe.
Peretz spesso mi diceva che avrebbe voluto " scappare " dalla sua situazione, dalla sua Missione, che in pratica avrebbe voluto cercare un'alternativa , una via d'uscita che, pero' lui sapeva benissimo non esserci. ..
Aggiungeva spesso anche che se qualcuno lo avesse invidiato, doveva essere proprio matto....
Piu' tardi , disse anche che voleva convincere le persone del suo essere Asino , un vero Asino .. Una volta ancora mi disse ancora che avrebbe pagato uno psicologo a cui confidare il suo essere Asino; aggiunse anche di essere sicuro che avrebbe convinto lo psicologo....
Il giorno dopo il Segno, venerdi' 5 Ottobre 1984, vigilia di Kippur, a Milano, verso mezzogiorno, accompagnai Peretz alla tomba del Maestro Haim: li' ringraziai Dio, Benedetto Egli sia, per avermi salvato, nel merito del Giusto da Lui amato, dall' abisso in cui mi trovavo , e per avermi dato, per mano di Peretz, la Scemira'. Sempre li', davanti alla tomba del More', Peretz fece un Segno estremamente importante e legato ad un giuramento, Segno che non potro' mai dimenticare e di cui fu l'unico testimone: prego Dio Onnipotente di aiutarmi a non sbagliare e di aiutarmi a rimanere sempre nello spirito di quel Segno.
Era passato esattamente un anno dal mio sogno: Kippur 1983- Kippur 1984.
Si era trattato di un anno di preparazione e purificazione a livello personale, ma una purificazione non violenta, ne' cruenta , ne' traumatica, grazie a Dio: mi viene in mente, in paragone, quel sogno/Segno , non ricordo visto da chi, ma il cui contenuto era quello per cui, se ricordo bene, il voltaggio della corrente elettrica per quanto riguarda il Nuovo Messaggio era molto molto , molto inferiore, se paragonato a quello della Prima Redenzione.
Per quel Kippur 1984, il dottor Hausner, di benedetta memoria, che voleva molto bene a Peretz e che lo stimava profondamente, aveva chiesto la presenza di Peretz perche' officiasse il rito di Yom Kippur nella villetta della famiglia Schwartz, a Milano- Lambrate.
Peretz accetto' e pertanto passammo quel Kippur 1984 , Peretz Davide Levi ed io, Giordano venne piu' tardi, a casa degli Schwartz che in quell'occcasione fungeva da Beit Ha Knesset, con tanto di Aron Ha Kodesc e Sifrei Tora'.
La mattina dopo, nel corso della preghiera di Shachrit, sorsero problemi tra Peretz e gli Schwartz, tanto che Peretz minaccio' di andarsene. Piu' tardi arrivo' anche Giordano che, vista l'atmosfera, decise di andarsene. Alla fine, comunque, Peretz, Davide ed io rimanemmo. Mi ricordo che Davide officio' molto bene per buona parte della preghiera della mattina secondo il rito italiano: piu' tardi , per Mincha', fu il turno di Peretz che officio' in modo cosi' bello e sentito, da far commuovere il signor Hausner, di benedetta memoria, che, nella pausa, nel giardinetto della villa, si congratulo' di cuore con lui per la sua bellisssima preghiera.
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Qualche giorno dopo quel Kippur ritornai a casa di Peretz per completare , questa volta in compagnia di Silvana, il Segno della Scemira'.
Mi misi dell' acqua piovana sulla mila' ed anche in quella seconda occasione cominciai a tremare violentemente.
Il Segno, grazie a Dio, era stato fatto e completato e, come prova di questo, fu solo allora, e non prima , che anche a me, grazie a Dio, cominciarono ad arrivare i Segni sotto forma di sogni meravigliosi.
Proprio in quei giorni di Khol Ha Moed Succot 1984 mi trovavo nella necessita' di entrare in possesso di un documento per me molto importante, legato all'esperienza di lavoro. Si trattava di un documento senza il quale temevo grossi problemi nel cantiere . Avevo pertanto deciso di consegnare in cantiere, quel mercoledi' 17 Ottobre 1984 , un specie di , per cosi' dire, surrogato di quel documento, surrogato che pero' aveva poco valore legale, il tutto nella speranza che le cose sarebbero andate bene, ma con la consapevolezza di avere pochissime possibilita' concrete che tale documento venisse accettato.
Ebbene , proprio quel Mercoledi' 17, all' alba, 21 Tiscri' 5745, ebbi, grazie a Dio questo breve sogno, il primo :
( 1 )
" Nel sogno mi trovavo nel pianerottolo della casa dei miei genitori , in via Zuretti. Ero in piedi, con le braccia distese verso l'alto , appoggiate alla porta esterna dell'ascensore, erivolto verso l'ascensore stesso. Ad un certo punto mi misi a chiamare forte, ad alta voce, ed una volta soltanto : " More' ".
Mi svegliai subito, commosso ed anche un po' impaurito, ma consapevole di aver ricevuto ,grazie a Dio, in Segno importante . Ero sicuro che avrei ricevuto un aiuto dal Cielo, grazie a Dio.
E' inutile dire, a questo punto, che quella stessa mattina, quel giorno prima di Shemini Atzret 1984, giorno prima del Patto Rinnovato di cui parlero piu' tardi, mi recai con mio figlio Jonathan a consegnare in cantiere quello che, in realta', era un semplice foglio di carta senza valore legale; il documento venne accettato subito, senza storie.
Questo miracolo, avvenuto, grazie a Dio, nel merito dello Tzadik Haim mi permise di avere per quell' anno un lavoro stabile . ======================================
Patto Rinnovato
Come accennato prima, il giorno dopo questo mio primo sogno/segno, Giovedi' 18 Ottobre 1984, 22 Tiscri' 5745, Scemini Atzeret , venne stipulato, grazie a Dio, il Patto Rinnovato , a Milano, a casa di Peretz, a Milano, in corso Plebesciti, nel merito del More', il Goel Haim, e sotta la responsabilita' di Peretz, l' Asino della Missione.
Era in effetti gia' da qualche tempo prima che Peretz parlava della necessita' di un Patto: si doveva fare un Patto. Devo dire che , allora, non capivo molto che cosa intendesse : non capivo proprio la "portata" della questione del Patto, era troppo grande , ovviamente. E' il discorso della enormita' di queste questioni in rapporto alla nostra (mia) piccolezza ed insignificanza, ma ricordo comunque che Peretz ci aveva preparato al Patto Rinnovato, parlando della necessita' di tale Patto per via dei Segni meravigliosi che erano pervenui, un Patto che rinnovasse gli Antichi Patti. Un Patto , il Patto Rinnovato e le sue 41 benedizioni.
Erano presenti al Patto Rinnovato: Peretz, la signora Clemi,( non ricordo se fosse presente anche la sig. Mazal, la pace del Regno dei Cieli sia con lei ), il signor Levi, la pace sia con lui, la signora Levi, sce tevaled haim aruchim, Anna Gasparotto, Giorgio , Davide Levi , Sara, M, Giordano, Stella e figli, Renato Levi, Iliade e famiglia , Silvana, Jonatahan ed io. Jonathan aveva compiuto allora soltanto 2 anni, ma lo portai ugualmente, in quella importante mattina, anche se poi dormi' per tutto il tempo, perche' la sua anima " sentisse" quelle meravigliose benedizioni.
Il Rito della celebrazione del Patto Rinnovato venne ufficiato da Peretz verso le dieci, undici di mattina : Peretz, in precedenza, ci aveva detto che molte, molte anime sarebbero state con noi al momento della celebrazione del Patto. Ricordo' che parlo' di Adamo ed Eva, i Patriarchi , Abraham, Itzhak, Yaacov, e tanti, tanti personaggi/chiave della storia del mondo.
Peretz, vestito mi sembra della sua tunica verde, era avvolto da un grande lenzuolo bianco, molto grande, a mo' di talleth, e appariva molto concentrato ed emozionato per l'importanza del momento. Era salito a piedi nudi su di un tappetino sul quale vi erano delle pietre . Ricordo che fece un invito ai Padri del mondo , perche' partecipassero alla celebrazione del Patto Rinnovato: Peretz lesse alcune benedizioni e poi ce le fece leggere anche a noi allievi, a turno, in buona parte. Ricordo il pianto e la grandissima emozione di Giordano nel pronunciare la benedizione.
Grazie a Dio Altisimo, quel giorno realmente storico Peretz stabili', nel merito del Maestro , ha Mori Haim, il Patto Rinnovato alla presenza degli allievi. A cerimonia ultimata, la tensione ovviamente scese e ci fu un piccolo rinfresco e molta allegria e felicita'. C'e' da segnalare che allora gli allievi erano pochi e che non si disponeva , purtroppo, di una cinepresa per poter filmare la cerimonia, cosa questa che, invece , fu fatta il 12 Marzo 1987, allorche', grazie a Dio, fu celebrato il Patto Nuovo a Cernusco sul Naviglio e la cerimonia fu per l'appunto filmata, mi sembra da Daniele Manigrasso.
Dopo la cerimonia del Patto Rinnovato, si parlo', Peretz e gli allievi, dell'argomento di Milhamot Ha Shem nell'azione pratica : eravamo nella fase dei preparativi di quelle lettere antihabad che si sarebbe dovuto consegnare e diffondere nell'ambito della Comunita' Ebraica, e vi era anche la questione relativa alla macelleria Levi, alla shechita' ed al progetto economico, poi non andato in porto, della collaborazione tra Giordano edil sig. Ben Hur.
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Fu in quel periodo, dopo la cerimonia del Patto Rinnovato, verso la fine di quel 1984, che Peretz , alla presenza degli allievi, ( mi sembra di ricordare che fossero Davide e Stella ) mi fece indossare il Talleth in quella che fu una piccola cerimonia che mi fece entrare ufficialmente nel gruppo degli allievi.
Fu in quel periodo che presi a frequentare ancora piu' assiduamente Peretz, che usava lavorare tutta la notte: spesso usavo rimanere fino a notte inoltrata ea sentire le spiegazioni di Peretz sugli sceddim, argomento questo che da una parte mi incuriosiva molto , ma che dall' altra mi intimoriva ; una volta ricordo che mi parlo' di un gustosissimo piatto a base di carne di orso o leone....
Come detto prima, Peretz usava spesso uscire di notte ad osservare le Stelle, che in quei primi anni della Rivelazione, dovevano avere specialissime e particolari conformazioni e luminosita' : gia' da allora aveva molte pietre e tutte ovviamente molto belle e sopratutto particolari: ricordo quella dell'anti e quella della Mucca Rossa. Erano tutte pietre del Regno dei Cieli: ci parlo' molte volte della antica ed in parte anche segreta Tradizione Yemenita da lui appresa dal Maestro , Haim, circa le pietre ed il loro collegamento con le stelle , Tradizione di cui l'Ebraismo Ufficiale non sa nulla. Ci disse anche della comandamento di santificare le pietre si cammina e cosi' incominciai a raccogliere molte pietre ; si usava lavarle e poi " ungerle '' con un olio a cui si aggiungevano essenze di profumi: le pietre, cosi' " lavorate " assumevano una lucentezza particolare ed era come se diventassero " piu' leggibili", e con questo intendo dire che i vari " segni ", incisioni, scritte e segullot della pietra stessa, tutti naturali ovviamente, diventavano cosi'piu' chiari e comprensibili .
Segno/Sogno del Pentimento e del Perdono
(alba del 26 Ottobre 1984 -30 Tiscri' 5745 - Milano )
( Otto giorno dopo la cerimonia del Patto Rinnovato)
" Verso l'alba di venerdi' 26 Ottobre 1984, 30 Tiscri' 5745, a Milano, otto giorni quindi dopo la celebrazione del Patto Rinnovato, ebbi , grazie a Dio Misericordioso, questo meraviglioso sogno che non dimentichero' mai fino alla fine dei miei giorni . sogno che per me , e dico questo senza retorica, ha costituito l'inizio di una nuova vita, Baruch Ha Shem.
Nel sogno mi trovavo a casa di mio cugino, non ricordo se fosse la casa di Max o quella di Isacco. Eravamo in sala ed era anche presente mio zio Albert, loro padre, la pace sia con lui.
La presenza del Maestro , ha-Mori Haim, e' stata la assoluta e straordinaria componente del mio "sogno".
Nessuno dei miei presenti, tranne me, sapeva chi fosse in realta' il Maestro , che si trovava in sala, seduto su di una poltrona. Quando i miei occhi guardarono il More', non potei trattenermi e, abbassandomi, , piansi senza freno, a dirotto,coprendomi la faccia con le mani . Era un pianto di tesciuva', di commozione, di umilta', ma sopratutto di teshuva'. Sapevo che lo Tzadik , il Goel Haim, sapeva tutto di me, dei miei peccati gravi e meno gravi , passati e presenti, e di tutti i miei pensieri, le lotte ed i turbamenti del mio animo. Il Maestro mi consolo' con enorme dolcezza e mi disse di alzarmi. In seguito egli prese delle fotografie dal mio portafoglio e volle sapere chi fossero le persone fotografate.
Gliene indicai una in cui c'ero io, da bambino, un' altra in cui c'era mio figlio , Jonathan, ed un'altra ancora dove si trovava la zia Victoria, la pace sia con lei. Il Maestro, nel guardare quelle foto e nel sentire le mie spiegazioni, fece come un sorriso di compiacimento. A questo punto, i miei cugini, sentendo che avevo una fotografia della loro madre, me la chiesero e la inserirono nel muro, in una piccola fessura. "
Piu' tardi venni a sapere da mio cugino, Isacco, che aveva voluto bene al Maestro, avendolo conosciuto nella sinagoga dei sefarditi di Guastalla, che nella realta' il Maestro, accompagnato da Peretz, era effettivamente stato a casa dei miei cugini, chiamato da loro tredici anni prima, nel gennaio del 1971, e che qui, nella stessa sala in cui lo avevo sognato, aveva pregato per la settimana di lutto per la loro madre, la pace sia con lei. Tra l'altro , anch'io fui presente alla sciv'a dei miei cugini , e ricordo molto vagamente la figura di un rabbino che rispettavano molto e che chiamavano " hhacham ".
Mi alzai quella mattina con una emozione indescrivibile: appena potei farlo, raccontai il sogno a Peretz che ne fu molto contento e per il quale mi fece gli auguri : mi disse anche della beracha che , grazie a Dio Misericordioso, io e Jonathan avevamo ricevuto nel sogno. Non c'erano e non ci sono parole per descrivere tale miracolo: posso solo ringraziare Iddio Misericordioso per avermi mandato questo meraviglioso segno del perdono dal Cielo , nonche' la benedizione per me e per Jonathan, Baruch Ha Shem.
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Verso la fine di quel 1984 , poco tempo dopo il meraviglioso sogno del perdono , sognai che consegnavo a Tuna, moglie di mio cugino Isacco, una copia del sacro Sefer Milhhamot Ha - Shem, nella sua traduzione in italiano. In base a tale sogno, Peretz ed io ci recammo a casa di mio cugino Isacco, dove fummo accolti molto bene nella stessa sala che vidi nel mio sogno del perdono. Qui raccontai a lui e a sua moglie, Tuna, sia del mio meraviglioso sogno in cui vidi il Maestro in quella stessa sala, sia del sogno della consegna del libro Milhhamot Ha Shem a Tuna. Il segno fu completato e fu consegnata loro una copia del Libro.
In quel Dicembre 1984, pochi giorni prima di Hanucca , Peretz , accompagnato dagli allievi, fece quello storico ed importante Annuncio Ufficiale dell'imminente miracolo di Hanuccat Ha-Hanuccot , nel merito dello Tzadik Haim , davanti al rabbino capo ed altri esponenti della Comunita' Ebraica di Milano.
Peretz annuncio' che , in merito al Maestro, Ha Mori Haim, ci sarebbero stati a Milano, per quella Festa di Hanucca', 8 giorni di sole splendente e stelle luccicanti di notte: e cosi' fu, grazie a Dio.
Pochi giorni prima di tale annuncio, Peretz aveva anche denunciato , sempre a Milano, e davanti ad almeno 20 persone della Comunita', le dottrine eretiche e false dello zohar e tutte le dottrine kabbalisiche da esso derivate e aveva scomunicato il movimento habad.
Peretz racchiuse i 4 cosidetti aspetti (per loro ) divini dello zohar, nelle 4 Generazioni del peccato idolatra del Secondo Comandamento.
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